“Un fatto della nostra vita ha valore non perché è vero, ma perché ha significato qualcosa.”
(Johann Wolfgang von Goethe)
Ho conosciuto la poesia in giovanissima età, o meglio, la poesia ha incrociato la mia esistenza quando ancora ero molto piccola.
Quello tra me e la poesia non è stato un incontro, per così dire, formale, quanto, piuttosto, un vero e proprio colpo di fulmine, un riconoscersi a pelle, anzi, molto più in profondità, tra le increspature del cuore.
Ricordo, quando andavo alle scuole elementari, l’esasperazione di nonna Letizia che, al pomeriggio, puntualmente mi chiamava mentre correvo e giocavo nel parco davanti casa perché “…Lara! devi studiare la poesia!”.
A ripensarci fa sorridere.
Già all’epoca mi era difficile comprendere tutta questa sorta di apprensione per una manciata di versi da imparare a memoria.
Mi bastava una lettura veloce, addirittura distratta, per avere quelle righe impresse nella mente.
Tra lo stupore di tutti, ovviamente; poiché il mattino seguente, a scuola, confermavo “il miracolo”, con una naturalezza disarmante e…il massimo dei voti.
Consapevole e fermamente convinta che le coincidenze non esistono e che, nella vita, nulla accade per caso, negli anni della scuola media, presumibilmente era il 1995, ebbi la grandissima occasione di conoscere una poetessa, tale Guglielmina Bernardi, e di ricevere da lei, non solo elogi ed apprezzamenti per quanto avevo scritto, ma anche, in regalo, due sue raccolte di poesie, una sorta di dono “tra simili”.
Ancora oggi porto nel cuore e vividi nella memoria i ricordi di quel giorno, il giorno che, molto probabilmente, il destino mi si era materializzato davanti, incoraggiandomi ed indicandomi la strada da seguire.
Più tardi, dal 2006, la poesia è diventata un binario che mi ha permesso, grazie a numerosi premi e riconoscimenti ricevuti in altrettanto numerosi concorsi letterari nazionali ai quali ho partecipato, di conoscere ed esplorare la nostra penisola in lungo e in largo e, negli ultimi tre anni, di varcare addirittura i confini e spingermi fino alla Spagna e all’Argentina, con opere scritte in spagnolo.